mercoledì 8 febbraio 2012

A PROPOSITO DI SOSTITUZIONE DI SERRAMENTI E DETRAZIONE AL 55%

Per memoria mia personale e per quelli che ne avessero bisogno, riassumo brevemente i passaggi pratici e burocratici che ho affrontato nel sostituire i vecchi serramenti in legno a "trasmittanza" 4.6 con dei magnifici serramenti in PVC e vetri doppi a "trasmittanza" 1.3..
Così come non lesino le critiche quando mi trovo male, dico quello che penso quando, come cliente, mi trovo bene; e quindi devo dire che ho fatto una bella ricerca di mercato, mi sono rivolta a Ditte già selezionate da amici esperti e alla fine ho acquistato serramenti FINSTRAL da Tutto porte e finestre di Morellato, Ditta di Torino, di cui non posso che dir bene. Ma come al solito NON FERMIAMOCI AL PRIMO PREVENTIVO!
In questo caso ho avuto tanti dubbi passando dal legno al PVC, adesso come adesso del tutto superati a favore del PVC.
FASE 1 - Scelta e montaggio
Se abbiamo fretta ricordiamoci che dall'ordine al montaggio passano  50/60 giorni, ma prima si devono chiedere più preventivi che solitamente fanno dopo un sopralluogo.
Ho sostituito i serramenti a Torino, erano originali del 1958 .... è lì non ho avuto dubbi sul PVC, bianchi interno ed esterno, vetro doppio e sostituzione contestuale delle tapparelle e dei celini/cassonetti (se si sostituiscono contemporaneamente tutta la spesa rientra nel beneficio fiscale).
A Bardonecchia invece ho avuto più dubbi sul PVC, il legno è stato duro da abbandonare, sono anche andata in negozio a vedere, ma devo dire che i serramenti che ho montato sono bellissimi; e poi la differenza di calore e ancor di più di RUMORE è enorme!
Purtroppo i serramenti che ho cambiato a Bardonecchia erano solo del 2004 ... ma il tecnico che li ha scelti non sapeva fare il suo lavoro e si è accontentato (li ha scelti e ordinati l'architetto, mai più lascerò in mano tutto ai tecnici ...) di serramenti che vanno bene da interno, e comunque non in alta montagna! E non  li ho neanche pagati poco.
Pensiamo ad altro ... il  montaggio dei serramenti in PVC è stato comunque estremamente veloce, un pò di polvere ma non esagerata.
Tecnicamente tutto bene quindi. I serramenti chiudono perfettamente, le maniglie a Bardonecchia sono come le volevo (color acciaio satinato) e intonate alle maniglie delle porte. A Torino invece non ho tenuto conto del colore delle maniglie delle porte (oro lucido che a me non piace però così sono) e meglio avei fatto a farle uguali; ma tutto bello comunque.
IMPORTANTISSIMO: quando vengono a montarti i serramenti con la fattura del saldo controllare di avere:
1 - il collaudo, un foglio in cui dicono di aver installato i serramenti il tal giorno
2 - il foglio del produttore con i dati di "trasmittanza" e di superficie dei serramenti nuovi
3 - il foglio di valutazione dei serramenti vecchi
FASE 2 - Compilazione del modello F sul sito http://finanziaria2013.enea.it/
Entro 90 giorni dal collaudo (la data di montaggio) bisogna procedere alla "COMPILAZIONE E INVIO DELLA DICHIARAZIONE DI DETRAZIONE".
non è difficile, sono solo necessari i 3 certificati che ho segnato sopra  come importantissimi e i dati catastali dell'immobile (compresa la scala, se è unica mettere 0 (zero), e l'interno).
Se hai più immobili come nel mio caso, il sistema memorizza i dati personali e anche quelli dell'immobile quando li salvi, così se, come è successo a me lo fai in più fasi perchè te ne manca semre un pezzo .... non devi stare a riscrivere tutto.
L'intervento è il 345b, tutto facilissimo, e si può fare anche da soli.
Compilato il tutto, inviare solo via web, stampare una copia del "Modello F" e della e-mail di ricevuta
Tutto da firmare e conservare per l'Unico degli anni dopo.
E adesso penso a cambiare la caldaia tradizionale con una a condensazione
xoxo

lunedì 2 gennaio 2012

DESIGNER FAMOSE: SIBELLA COURT Come ti trasformo la casa

In libreria trovi un libro magico "Etcetera etc. Il gusto di arredare con le cose che si amano" di
Sibella Court
 (256 pagine, L'Ippocampo, 29,90 euro). Si tratta di un manuale che spiega come imparare ad arredare la casa a partire da ricordi di viaggio, piccole cose trovate nei mercatini e soprattutto esaltando la tua personalità. Sibella Court è una stylist australiana che ha vissuto a lungo a New York lavorando per marchi come Jo Malone e Bergdorf Goodman e riviste quali Travel & Leisure, Vogue US, Town & Country. Nel 2003, tornata in Australia, ha aperto il concept store The Society Inc. Ci siamo fatti raccontare i suoi segreti di stile, cosa pensa dell'Italia e come seguire i suoi passi nella carriera di interior designer.

Ci sono delle soluzioni economiche per rendere più bella la propria casa?
Facile: basta mettere in mostra quello che hai già! Ogni cosa che possiedi ha una storia che può suscitare un sorriso o una conversazione con degli amici che sono venuti a trovarti. I ricordi di viaggio sono carini da esporre, perfino se sfociano nel kitsch. Non è però necessario tenerli tutti insieme: finiresti per creare un angolo a tema, questo sì di cattivo gusto. Nel mio ultimo libro "Nomad: bringing your travels home", in cui visito 5 Paesi diversi tra i quali l'Italia, spiego come trovare l'ispirazione e poi usarla una volta ritornati a casa. Spargi in giro i tuoi tesori,
non tralasciare gli spazi spesso dimenticati (per esempio si può utilizzare il sottoscala per disporre un bella composizione) e appendi il tuo abito preferito dietro a una porta grazie a un delizioso appendiabiti vintage.

Hai un colore preferito? Esiste il colore "perfetto" per l'arredamento?

Inizio sempre con una palette di 10 colori. Questo dà dei confini in cui restare nel mio lavoro, in modo tale da non essere sopraffatta da ispirazioni e idee. Credo che ognuno abbia la sua propria palette: sono i toni dai quali sei attratto continuamente. Per capirli, basta esporre le cose che ti piacciono di più e vedere quali colori hanno: questi sono i tuoi preferiti! Aggiungi e togli finché non ci sono 10 colori che stanno insieme in maniera armoniosa: ti accorgerai da sola quando il risultato è perfetto.
Quando crei i tuoi spazi puoi usare anche solo 2, 4 o 7 colori, ma la palette intera servirà da guida, per cogliere tutte le favolose opportunità che solo una tela bianca può offrire. Il modo giusto per approcciare l'argomento è pensare che niente è per sempre! Cambiare è facile e darà sempre una nuova iniezione di energia.

Per una cena con gli amici, come possiamo addobbare la tavola?
Vai in giardino! Tengo dei laboratori nella campagna australiana, da una signora deliziosa, Mickey, che coltiva prodotti e prepara pasti fenomenali. In queste occasioni mostro ai partecipanti come usare la natura e il giardino per creare una tavola per le feste con viticci, fiori, ramoscelli, verdure, frutti con il rametto e tutto ciò di decorativo in cui mi imbatto.
Se, come me, non hai un giardino a portata di mano (coltivo i nasturzi sul marciapiede pubblico di fronte al mio negozio "The Society inc."), vai a fare una passeggiata. I rami caduti possono fare da centrotavola, per esempio per le feste natalizie puoi disporli in un vaso grande e 
appendervi gli ornamenti.
Come ti trasformo la casa

Non limitarti a mettere fiori al centro della tavola, prova anche una pila di libri o una composizione di souvenir sotto una cupola di vetro per stimolare la conversazione con gli ospiti.
Quando fai shopping cerca diversi bicchieri vintage e i piatti-anniversario. Usali alla prossima cena e tutti questi pezzi scompagnati diventeranno una deliziosa, ma funzionale, decorazione della tavola.

Dove trovi ispirazione?
Sono una grande lettrice e la mia libreria, con scaffali dal pavimento al soffitto, è circondata dalle collezioni di conchiglie, pietre, forbici, uova d'uccello, ossa, carta, ricci di mare e molto altro. Mi piace chiamarla la mia "libreria dell'ispirazione". Mi faccio ispirare da tutto ciò che mi circonda: gente, passeggiate, spettacoli teatrali, film, interni, colori, viaggi, cambiamenti, storia, racconti... Se mi sento invece a corto d'idee mi tuffo (dovunque mi trovi) nel museo di storia naturale del posto, visito l'erbario o qualsiasi altra cosa dove possa trovare una buona dose di storia e collezionismo. Il mio prossimo libro sarà proprio sulle mie collezioni e su quelle in tutto il mondo, piene di ricchezze e segreti, che vale la pena visitare.

Ci sono delle cose che, una volta in viaggio, bisognerebbe assolutamente acquistare?
No, assolutamente! Perditi, divaga e prendi quello che vuoi.

Cosa pensi dell'Italia?L'adoro! In "Nomad: bringing your travels home" un intero capitolo "Tales of a Sea Gypsy" è dedicato all'Italia. Ho visitato Napoli, Salerno, Ravello, Positano e Sorrento. Ho esplorato le piccole strade di Napoli a caccia di negozietti, da quelli di strumenti musicali a quelli di sandali. L'Italia è soprendente per ceramiche, piastrelle, artigianalità, dettagli come i motivi di conchiglie dipinti nelle chiese, rilievi di marmo, gesso e stemmi. Come l'Australia, l'Italia ha un delizioso stile casual. Sono sempre affascinata da tutto ciò che riguarda il mare, soprattutto le storie mitologiche, come quella di Ulisse e le Sirene, che mi ha ispirato per "Tales of a Sea Gypsy". La storia italiana mi strega sempre, per esempio Caravaggio e e il museo zoologico dell'Università di Napoli Federico II sono sorprendenti.

Come si trova il giusto equilibrio fra vita privata e carriera?
Non c'è, ma non me ne preoccupo. Amo quello che faccio e molti dei miei amici più cari sono artisti, designer, importatori con cui spesso lavoro. Il fotografo dei miei libri è mio fratello Chris Court. Ci divertiamo molto insieme e la mia carriera è di sovente fucina di importanti amicizie.

Che consigli daresti a chi vuole diventare un designer d'interni?
Di fare pilates! Devi essere in forma e forte per sopravvivere! Sono in piedi dalle 6 del mattino fino a mezzanotte (se c'è un party) e ho sempre bisogno di tutta l'energia possibile.

Ci sono dei siti che visiti regolarmente?

Tutto ciò che amo lo posto sul mio sito thesocietyinc.com.au. Mi piace condividere quello che trovo e fotografo. Non c'è divertimento nel tenere tutte le scoperte per sé! Quando mi imbatto in un soprendente lavoro d'artista, in una mostra o nell'ispirazione momentanea, tutto viene caricato per la gioia di tutti. Il mio sito è in una rete composta da tanti altri siti e blog gestiti da persone speciali, così adesso mi trovo in una rete di cose magnifiche e sorprendenti.

A cosa stai lavorando adesso? Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto lavorando a i miei due prossimi libri, uno sul collezionismo e l'altro, sequel di "Nomad", sui viaggi in 5 nuovi Paesi. Poi sto disegnando vari luoghi, ristoranti, bar, hotel, perfino un'isola delle Maldive. Tengo workshop, creo biancheria, cancelleria e accessori per la casa (li trovi in vendita su anthropologie.eu). Da poco, infine, ho messo in vendita su thesocietyinc.com.au le stampe che ho esposto nella mia galleria.
(28 dicembre 2011)

lunedì 19 settembre 2011

cercare casa e trattare sul prezzo


il fondatore di idealista racconta come ha comprato casa; mi raccomando, leggere fino in fondo, tutti e 10 sono consigli indispensabili!
jesús encinar è il fondatore di idealista e per la prima volta nella sua vita ha comprato casa. dopo un anno di ricerche e una vita in affitto, ecco i suoi consigli pratici per chi sta pensando di fare il suo stesso passo
1) fissare il prezzo e pensare a ciò che si vuole
"volevo un attico grande, luminoso, vicino al lavoro, con terrazza amplia e una buona vista". non lo ha trovato e quindi ha deciso di cercare un punto d'equilibrio tra i suoi sogni e la realtà. "molti, io per primo, cercano case che non esistono o che non si possono permettere. l'unica realtà è un incontro tra l'offerta disponibile e le reali possibilità". durante la sua ricerca jesús ha rinunciato all'attico e ha dato priorità ad un piano alto e una buona vista. ma sempre tenendo presente un dato: quanti soldi ho davvero a disposizione (tra risparmi e mutuo)
2) concentrarsi sulla propria trattativa
quando abbiamo individuato una casa, bisogna dimenticarsi delle altre. ogni abitazione è un mondo a parte: il mercato è una media di fattori che possono essere anche molto diversi tra loro. concentrati nella tua trattativa, dimentica il prezzo medio della zona (tenendo sempre presente il punto uno: il tuo budget reale, non quello che immagini)
3) guardare un'infinità di annunci su internet
"ho visto su idealista 2.000 annunci. dalle foto e la descrizione ne ho scartato la gran parte. ho raduntao 50 annunci, alcuni di case nuove, altri di seconda mano. è meglio vedere 500 case online che 3 di persona"
4) il prezzo è un limite, ma non è tutto
jesús encinar pensa che il mercato immobiliare abbia davanti a sé ulteriori aggiustamenti: la disoccupazione, la crisi del credito, i prossimi aumenti dell'euribor non possono che restringere il volume delle compravendite. quindi potrebbe essere saggio aspettare. eppure lui ha deciso che questo era il momento: comprare casa è una decisioen di vita, non solo una scelta economica
5) fidarsi delle buone agenzie immobiliari
secondo jesús encinar molti privati dimostrano un'incredibile mancanza di professionalità. nessuno di quelli con cui è entrato in contatto aveva una piantina della casa, né informazioni verificabili relative al condominio. alcuni non avevano neanche il numero di telefono dell'amministratore. "devono vendere casa e a volte neanche ti richiamano. sembra che sia tu a doverli inseguire"
sebbene riconosca che la professionalità delle agenzie varia dalla eccellenza al disastro, nel suo caso si è affidato alla mediazione di una professionista e crede che senza di lei non avrebbe mai comprato con tanta soddisfazione
6) prima di trattare sul prezzo, chiedere una nuova perizia
300 euro ben spesi. jesús commenta così la sua scelta di chiedere ad un esperto una perizia indipendente. "i proprietari delle case per cui l'ho richiesta non potevano crederci. uno ha persino protestato e ha detto di non essere disponibile a farmela fare. peggio per lui. l'ho escluso dalla ricerca". molte perizie danno come risultato un prezzo del 10%-15% inferiore a quanto chiedono i proprietari. altre (meno...) risultano in sintonia
7) fare un'offerta in base alle previsioni ragionevoli sui prossimi mesi
"se pensate che i prezzi continueranno a scendere, fate pure un'offerta formale (per iscritto) ad un prezzo intorno al 10%-15% in meno del risultato della perizia. poi, abbiate molta pazienza". ovviamente non tutti i quartieri scenderanno di prezzo. al centro di roma o milano, potrebbero anche aumentare
8) non innamorarsi di una casa
se la trattativa non va in porto, pazienza. non innamoratevi di una casa, cercate una buona soluzione qualità/prezzo, in modo razionale
9) attenti al condominio
"comprare un appartamento in un palazzo è come comprare azioni di un'impresa". molti non guardano gli atti delle ultime riunioni di condominio, non parlano con l'amministratore, non si informano sui vicini. poi scoprono di essere rimasti intrappolati in un inferno. le rassicurazioni del venditore ("tutti ottimi vicini") non sono sufficienti
10) comprare o affittare?
jesús ci racconta che per più di vent'anni ha vissuto in affitto e che non lo considera affatto, come molti pensano, una maniera di butatre i soldi. "in questo modo ho potuto vivere a madrid, a milano, a londra, boston e san francisco. poi di nuovo madrid, dove ho fondato idealista". vivere in affitto gli ha permesso di risparmiare, creare un'impresa, investire dei soldi, viaggiare, conoscere più quartieri. "dopo tanti esperimenti, è arrivato il momento di mettere radici. inoltre, temo l'inflazione dei prossimi anni. a 40 anni volevo una casa e volevo anche proteggee i miei risparmi"
jesús encinar, fondatore di idealista in spagna, italia e portogallo, ha comprato casa a madrid, in un quartiere centrale (chueca) in cui il prezzo medio al mq è di 5.000 euro al mq. l'appartamento, all'ultimo piano di un antico palazzo ristrutturato, è da mettere a post

UNA CASA SENZA SORPRESE - AVREI DOVUTO ... DA RILEGGERE SPESSO


qualche idea da una che ha fatto diversi errori ... 
ah se avessi fatto in un altro modo...a tutti è capitato di fare una scelta affrettata per poi pentirsi subito dopo, ma non è col senno di poi che si fa un acquisto importante come quello della casa. idealista.it  presenta i 20 rimpianti più frequenti di chi ha già comprato un immobile, per imparare dagli errori facendo tesoro delle esperienze degli altri
1. avrei potuto sollecitare al venditore alcune riparazioni prima che mi consegnasse la casa. pensavo fosse in condizioni migliori
2. avrei potuto fare un'offerta iniziale più bassa per trattare meglio sul prezzo
3. avrei potuto conoscere meglio il quartiere e visitarlo in orari diversi, di mattina, di pomeriggio e di notte. rumorosità, servizi, collegamenti, pulizia, sicurezza sono tutte cose che avrei dovuto valutare prima
4. avrei potuto aspettare di avere dei maggiori risparmi, perché il mutuo all'80% mi sta costando troppo
5. avrei potuto fare un sopralluogo insieme a un tecnico, così mi sarei accorto della cattiva situazione degli impianti
6. avrei potuto accontentarmi di una casa più economica e destinare parte dei soldi perristrutturarla a mio piacimento
7. mi sarei potuto rivolgere a un architetto anziché ristrutturare da solo: avrei sicuramente migliorato la vivibilità dalla mia casa
9. avrei potuto vedere gli atti e i regolamenti condominiali
10. non mi sarei dovuto fidare delle rassicurazioni del venditore: lì davanti non costruiranno mai
11. non avrei dovuto cointestare la casa
12. avrei dovuto chiedere il certificato energetico e acustico
13. avrei potuto parlare con i vicini per conoscere eventuali problemi del condominio
14. avrei potuto consultare più banche e confrontare gli spread prima di accendere il mutuo
15. avrei potuto chiedere aiuto a un geometra per valutare la conformità delle mappe catastali
16. avrei dovuto evitare di comprare una casa ricevuta in donazione
17. non avrei dovuto comprare un alloggio mansardato
18. avrei potuto accertarmi che non ci fosse un'ipoteca sulla casa
19. per le case nuove. avrei dovuto esigere una polizza a garanzia sui futuri danni

20.
 non avrei dovuto comprare casa di fianco ai suoceri!